SHOØT
Adriano La Licata
Atelier am Eck, Düsseldorf
19 07 - 28 07 2019
Opening 19 07, h 19
«non pensi che essi chiamerebbero
oggetti reali le ombre che vedono?»
Platone, Repubblica, libro VII
Adriano La Licata è il giovane artista palermitano vincitore della residenza a Düsseldorf svolta nei mesi giugno e luglio 2019. La residenza, supportata dal Kulturamt di Düsseldorf e dal Land NRW, è un altro segmento dello scambio artistico e culturale tra le città di Düsseldorf e Palermo. La Licata è un artista politico, ma si badi bene, politico in un senso di militanza nell'arte. Attivo sin da giovanissimo con il gruppo artistico dei Fare Ala, globetrotter in Olanda, Inghilterra, Spagna, Brasile e adesso Germania. La Licata è stato anche responsabile di off space, uno su tutti DOM art space, tutt'oggi operante a Palermo. Un irrequieto movimento lungo i confini dell'arte lo caratterizza e influenza le sue opere che si distinguono per la costante componente performativa. A Düsseldorf si è concentrato su diversi media: fotografia, pittura, video, collage, realizzando opere che superano il confine del medium di appartenenza. Il suo corpo, citato, ripreso, azionato come un device, ne è sempre il protagonista mancante e inafferrabile. Come l'ombra di Banquo in Macbeth, presente, ma intangibile. Come nel mito della caverna di Platone, La Licata è l’ombra dietro cui si cela il mondo reale, anch'esso vivo, ma lontano. La fotografia potrebbe essere il mezzo con cui afferrare e immortalare il corpo sfuggente di La Licata, ma l'artista palermitano lo usa per ritrarre se stesso nascosto o assorbito nel contesto ripreso, una macchia piccola, quasi impercettibile, un punto di convergenza dello sguardo del fruitore, che così è costretto a reiterare lo sguardo sull'immagine e darne un nuovo significato. Nella pittura potrebbe rivelarsi il suo io espressivo, ma anche qui La Licata si nasconde dietro l'atto del suo braccio, lanciando degli elastici intrisi di colore che determinano le forme sulla tela. La pittura viene tematizzata in una tecnica che ricorda di più la fotografia, che trasforma i lanci di elastici in veloci scatti fotografici. E' più presente la pittura nell'installazione ticket, sebbene di pittorico non vi sia nulla. L’artista palermitano espone i biglietti personali che ha utilizzato da più di 10 anni fino a oggi. Li presenta in ordine cronologico, dal più lontano nel tempo al più recente. Il risultato è un grande collage composto da campiture geometriche di colore, in cui ogni colore è un viaggio nel tempo, e i biglietti una macchina per viaggiare in esso. Nel video, un'opera personale ed estremamente lirica, riappare il suo corpo come ombra su cui si proietta la luce calante, tenue e orizzontale del tramonto. La sua sagoma è parte dello spazio, il suo corpo vivo solo nel contrasto con la luce, ma è una luce debole, che non riesce a contrastare il buio, e da questa viene inesorabilmente sconfitta. Passata la luce ogni forma, ogni contorno e ogni piccolo movimento scompare.
Orari di apertura
gio, ven > 15 - 20
sab, dom > 14 -18
e su appuntamento > +49 2119337670 / +49 17678261262
Wurden sie nicht meinen,
die verwendeten Benennungen kaemen den Dingen zu,
die sie vor sich im Schatten sehen?
Platon, Politeia, Buch 7
Der junge Künstler Adriano La Licata aus Palermo, lebte und arbeitete im Juni und Juli 2019 für zwei Monate in Düsseldorf. Das vom Kulturamt Düsseldorf und vom Land NRW unterstützte Stipendium ist ein inzwischen kontinuierliches Element im künstlerischen und kulturellen Austausch der Städte Düsseldorf und Palermo. La Licata ist ein politischer Künstler, aber wohlgemerkt politisch im Sinne von Militanz in der Kunst. Schon in jungen Jahren war er aktiv in der Künstlergruppe Fare Ala, war als Globetrotter in den Niederlanden, England, Spanien, Brasilien und ist jetzt in Deutschland unterwegs. La Licata hat auch einige Off Spaces mit organisiert, darunter vor allem der DOM art space, der noch immer in Palermo aktiv ist. Eine unruhige Bewegung entlang der Grenzen der Kunst kennzeichnet sein Werk und beeinflusst seine Arbeiten, die sich immer durch eine performative Komponente auszeichnen. In Düsseldorf beschäftigte er sich mit Fotografie, Malerei, Video und Collage und stellte Werke her, die über die Grenzen des jeweiligen Mediums hinausgehen. Immer ist der eigener Körper verborgener und schwer fassbarer Protagonist seiner Arbeiten: Er zitiert ihn, nimmt ihn auf, benutzt ihn wie ein Gerät. Wie der Schatten von Banquo in Macbeth: anwesend aber immateriell. Wie in Platons Höhlengleichnis bildet La Licata den Schatten, hinter dem sich die reale Welt verbirgt, die lebendig aber fern ist. Die Fotografie könnte das Mittel sein, um seinen kaum greifbaren Körper zu erfassen und einzufangen, aber der palermitanische Künstler zieht es vor, sich indirekt - versteckt oder eingebettet im umgebenden Bildkontext- zu porträtieren. Es gleicht einem kleinen, fast unmerklichen Fleck, einem Punkt der Konvergenz des Blicks des Betrachters, der gezwungen ist, sich auf das Bild zu fokussieren und ihm eine neue Bedeutung zu geben. In der Malerei zeigt er sein expressives Ich. Aber auch hier versteckt sich La Licata hinter seinem Arm und wirft in Farbe getauchte Gummibänder, die die Formen auf der Leinwand bestimmen. Die Malerei wird durch eine Technik thematisiert, die eher an Fotografie erinnert: Elastische Würfe werden in schnelle Fotoaufnahmen umgewandelt. In der Ticket-Installation ist die Malerei präsenter, obwohl hier nichts gemalt ist. Der Künstler aus Palermo stellt seine persönlichen Reise-Tickets aus, die er über Jahre gesammelt hat. Er präsentiert sie in chronologischer Reihenfolge, von der ältesten bis zur neusten. Das Ergebnis ist eine große Collage aus geometrischen farbigen Flächen, wobei jede Farbe einer Zeitreise gleicht und die Tickets als Zeitmaschinen fungieren. In der Video-Arbeit, einem sehr persönlichen und äußerst lyrischen Werk, erscheint sein Körper wieder als Schatten, auf den das weiche und horizontale Licht der untergehenden Sonne fällt. Seine Silhouette ist Teil des Raumes, sein Körper lebt nur im Kontrast zum Licht, aber es geht um ein schwaches Licht, das die Dunkelheit nicht aufhalten kann und von dieser unaufhaltsam besiegt wird. Sobald das Licht fort ist, verschwindet jede Form, jede Kontur und jede kleine Bewegung.
Öffnungszeiten
Do, Fr > 15 - 20
Sa, So > 14 - 18
und nach Vereinbarung > +49 2119337670 / +49 17678261262
Verein Düsseldorf – Palermo e.V.
Sittarder Straße 5
Düsseldorf, DE
duesseldorfpalermo@gmail.com
Haus der Kunst
Cantieri Culturali Alla Zisa
Via Paolo Gili 4
Palermo, IT