Engramma - San Giorgio
Daniele Franzella, Clemens Botho Goldbach
Piazza XIII Vittime, Palermo
27 04 - 07 12 2019
L’area archeologica di Piazza XIII Vittime è un testimone inquieto della storia di Palermo. L’area fu occupata inizialmente da una necropoli bizantina prima e islamica poi, in seguito divenne parte del quartiere Harat ‘as Saqalibah, primo per numero di abitanti nell’ultimo periodo arabo della città. In età normanna furono costruite le mura di cinta e la fortezza del Castello a Mare, che divenne presto uno dei baluardi cittadini già dai tempi della guerra dei Vespri tra Angioini e Aragonesi alla fine del XIII secolo. La zona è stata da sempre esposta a tensioni interne ed esterne dettate dalle diverse trasformazioni politiche e sociali della storia di Palermo.Nel XV secolo a ridosso della Porta San Giorgio venne costruito un grande bastione e nel Castello a Mare, centro politico e militare di grande importanza, si insediò la prima sede del Tribunale dell’Inquisizione di Palermo. Alla fine dell’Ottocento fu eretto l’obelisco dedicato alle “XIII Vittime” della rivolta della Gancia, spostato pochi anni fa a ridosso dell’area per far posto all’installazione del “Monumento ai Caduti nella Lotta contro La Mafia” al centro della piazza. La storia recente ci riporta ai terribili bombardamenti della Seconda guerra mondiale e allo stato di abbandono successivo, fino agli scavi archeologici degli anni ’80 dello scorso secolo che hanno contribuito a rendere l’area libera da nuove costruzioni. Piazza XIII Vittime attraversa 14 secoli di storia della città, ci racconta delle genti che l’hanno abitata, di chi l'ha governata e di come nel corso del tempo sia cambiata. Un’eco di questo vortice di eventi, delle voci dell’antico quartiere, dei suoi edifici e costruzioni, rimane nell’area; quello che sembrava scomparso e dimenticato torna alla luce grazie all’archeologia.
Il progetto Engramma – San Giorgio cerca di cogliere questa eco attraverso l’installazione di due monumenti, realizzati da Clemens Botho Goldbach e da Daniele Franzella, che tendendo la storia, ne fanno riemergere dei frammenti in forme mutate. Le opere interpretano i ruderi di memoria collettiva e il vuoto lasciato dalla storia che l’area archeologica ha incorporato.
In Engramma - San Giorgio Franzella presenta Latente una scultura che verrà collocata in direzione della chiesa di San Giorgio. Si tratta di una custodia che svelando appena la forma di una statua condensa i complessi passaggi storici dell’area. Una statua di difficile decifrazione, perché simbolo delle varie epoche e dei vari popoli protagonisti di piazza XIII Vittime. L’opera di Franzella interpreta l’atmosfera dell’area archeologica cercando di abbracciare e custodire i diversi frammenti della storia della città di Palermo di cui l’area è testimone. Goldbach si dedica alle rovine di luoghi estinti. Nella sua produzione l’artista tedesco tenta di ricreare e ricostruire, attraverso l’uso di materiale edile, edifici e strutture di cui si ha solo una memoria effimera sia in spazi aperti che in spazi espositivi.
Per il progetto Engramma – San Giorgio Goldbach realizza EURUIN 100 EUR, la porta stampata sulle banconote da 100 euro. L’immagine, opera dell’artista austriaco Robert Kalina, è fittizia, summa di elementi barocchi tratti da diversi monumenti. Goldbach la presenta come una rovina, una porta nata rudere, un monumento effimero, mai esistito, collocato sui resti della cinta muraria in prossimità del sito dell’antica porta San Giorgio. Engramma – San Giorgio tenta di recuperare simboli perduti della città, di strapparli dalla loro dimensione invisibile riattivando la memoria della città stessa.
Engramma - San Giorgio è una delle tappe dell'Itinerario Contemporaneo de Le Vie dei Tesori.
Tutti i weekend di Ottobre e il primo di Novembre (venerdì, sabato, domenica), l'Area Archeologica di Piazza XIII Vittime sarà aperta dalle ore 18 alle ore 22.
Info > leviedeitesori.com
Das archäologische Gebiet der Piazza XIII Vittime ist ein Zeuge der bewegten Geschichte von Palermo. Das Gebiet war anfangs Teil von einer erst byzantinischen und später islamischen Nekropole. Später wurde es Teil des Harat 'als Saqalibah, des bevölkerungsreichsten Viertels in der letzten arabischen Periode der Stadt. In normannischer Zeit wurden der Mauerring und die Festung Castello a Mare errichtet, die dann während des Vesperkriegs zwischen den französen Anjou und den Aragonesen am Ende des 13. Jahrhunderts zu einem der Bollwerke der Stadt wurde. Das Gebiet stand immer im Fokus inneren und äußeren Spannungen der politischen und sozialen Veränderungen in der Geschichte von Palermo. Im 15. Jahrhundert wurde in der Nähe der Porta San Giorgio eine große Bastei errichtet. Das Castello a Mare, einem politischen und militärischen Zentrum von großer Bedeutung, war der erste Sitz des Inquisitionsgerichts von Palermo. Ende des 19. Jahrhunderts wurde ein Obelisk zur Widmung der "XIII. Opfern" des Aufstandes der Gancia in die Mitte des Platzes errichtet. Vor einigen Jahren wurde er an die Grenze des Gebiets verlegt. An seiner Stelle befindet sich heute das "Denkmal für die Gefallenen im Kampf gegen die Mafia“. Die jüngste Geschichte führt uns zurück zu den schrecklichen Bombenanschlägen des Zweiten Weltkriegs, zur späteren Verwahrlosung, hin zu den archäologischen Ausgrabungen der 80er Jahre, die auf dem Gelände Ruinen freilegten. Die Piazza XIII Vittime erzählt uns von seinen Einwohnern, von seinen Gebietern, und wie es sich im Laufe der Zeit verändert hat. Ein Echo dieses Sturms der Ereignisse, der Stimmen der antiken Nachbarschaft, der Gebäude und Bauwerke, wird auf dem Gelände spürbar. Was verschwunden und vergessen zu sein schien, kommt dank der Archäologie wieder zum Vorschein.
Das Projekt Engramma – San Giorgio fängt dieses Echo durch monumentale Werke zweier Bildhauer: Clemens Botho Goldbach und Daniele Franzella ein. Im Dialog verorten sie die Spannung der Geschichte in Ihren Werken. Sie interpretieren die Ruinen des kollektiven Gedächtnisses und auch die des archäologischen Bereichs verkörperte Leere der Geschichte.
In Engramma - San Giorgio präsentiert Franzella die Skulptur Latente, die in Richtung der Kirche von San Giorgio platziert wird. Es geht um eine Hülle, die die Form einer Statue verhüllt. Der Betrachter ist gefordert, aktiv sehend das Werk zu erfassen, und so die komplexen historischen Wandlungen, ja der Austauschbarkeit geschichtlicher Prozesse gewahr zu werden. Eine Statue, schwierig zu entschlüsseln, weil sie symbolhaft für der verschiedenen Epochen und Völker stehen kann. Franzellas Arbeit interpretiert die Atmosphäre des archäologischen Gebiets und versucht, die verschiedenen Fragmente und deren Geschichte zu erfassen und zu erhalten. Goldbach beschäftigt sich mit Ruinen von verlassenen Orten. In seinen Werken rekonstruiert der deutsche Künstler - sowohl im Freien als auch in Ausstellungsräumen - Gebäude und Strukturen, von denen es nur eine flüchtige Erinnerung gibt.
Für das Projekt Engramma - San Giorgio Goldbach realisiert EURUINS 100 EUR, das auf 100-Euro-Schein bedruckte Tor. Die Abbildung, entworfen von dem österreichischen Künstlern Robert Kalina, ist eine fiktive Collage barocker Elemente aus verschiedenen Monumenten. Goldbach präsentiert es als Ruine; schon als Ruine geborenes Tor, ein ephemeres Monument, das nie existiert hat und auf den Ruinen der Mauern in der Nähe des alten San Giorgio-Tors aufgestellt wird. Engramma - San Giorgio versucht, verlorene Symbole und den Ort für die Stadt zurückzugewinnen, ihn aus seiner zur Zeit unsichtbaren Dimension zu reißen! Engramma - San Giorgio reaktiviert die Erinnerung an die Stadt, an ihre Identität.
Engramma - San Giorgio ist eine der Etappen der Zeitgenössischen Route der Veranstaltung Le Vie dei Tesori.
An jedem Wochenende im Oktober und dem ersten im November (Freitag, Samstag, Sonntag) ist der Archäologische Gebiet der Piazza XIII Vittime von 18 bis 22 Uhr geöffnet.
Info > leviedeitesori.com
Verein Düsseldorf – Palermo e.V.
Sittarder Straße 5
Düsseldorf, DE
duesseldorfpalermo@gmail.com
Haus der Kunst
Cantieri Culturali Alla Zisa
Via Paolo Gili 4
Palermo, IT