Position Palermo Palermo
Roberto Collovà, José Florentino, Adriano La Licata, Roberta Mazzola, Michela Palermo, Fabio Sgroi, Giorgio Vasta
A cura di / Kuratiert von Susanne Anna, Michael Kortländer, Alessandro Pinto
Stadtmuseum, Düsseldorf
05 09 - 30 12 2018
Museo Civico di Castelbuono
07 04 - 21 07 2019
Palermo e la sua ombra, Palermo e la sua immagine riflessa e capovolta. Palermo e la sua affermazione, Palermo e la sua negazione. Il celebre spettacolo di Pina Bausch “Palermo Palermo” presentato nel 1990 al Teatro Biondo si apre con l’immagine di un muro che va in frantumi, con le macerie che diventano parte attiva della scena e termina, senza alcun nesso narrativo, con un racconto su delle oche che riescono a fare attendere la volpe in procinto di mangiarle attraverso una preghiera infinita. Due forze contrapposte messe in atto, quella centrifuga, di rottura e fuga da Palermo e quella centripeta di resistenza in una città dalle mille storie, e dai mille contrasti. Queste due forze sono il fil rouge della mostra che gli artisti hanno cercato di esprimere attraverso un segmento della loro personale visione di Palermo realizzata tramite un confronto formale e contenutistico con il medium fotografico sia per affermazione che per negazione del medium stesso: fotografie, installazioni, sculture, testi audio – frammenti e brani dalla città dai mille volti.
Palermo und sein Schatten, Palermo und sein reflektiertes und umgekehrtes Bild. Die Stadt und ihre Anerkennung, die Stadt und ihre Negation. Das berühmte, 1990 im Teatro Biondo präsentierte Schauspiel von Pina Bausch „Palermo Palermo“ beginnt mit einer Mauer auf der Bühne, die in sich zerbricht. Die Trümmer hingegen werden zum aktiven Teil der Szene. Alles endet ohne einen erzählerischen Zusammenhang mit einem Monolog über Gänse, die durch ihre endlosen Gebete einen Fuchs daran zu hindern versuchen, sie zu verspeisen. Hier geht es um zwei elementar gegensätzliche Kräfte: die zentrifugale Kraft, die uns aus der Stadt herauskatapultiert und zur Flucht auffordert und die Zentripetalkraft, diesem Drang zu widerstehen, um in einer Stadt mit tausend Geschichten und tausend Kontrasten zu bleiben. Diese beiden Kräfte sind der roten Faden der Ausstellung, den die Künstler*innen durch ihre persönlichen Visionen von Palermo aufzeigen. Das Medium Fotografie wird zum Teil affirmativ genutzt, aber es wird auch in seinen ureigenen Möglichen beschnitten und zusammen mit Installationen, Skulpturen und Hörtexten zeigt es Fragmente und Passagen einer Stadt der tausend Gesichter.
Verein Düsseldorf – Palermo e.V.
Sittarder Straße 5
Düsseldorf, DE
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Haus der Kunst
Cantieri Culturali Alla Zisa
Via Paolo Gili 4
Palermo, IT